lunedì 21 marzo 2011

DA DESTRA A SINISTRA E' L'ORA DELLE CASSANDRE ITALIOTE!


DA DESTRA A SINISTRA E' L'ORA DELLE CASSANDRE ITALIOTE!

E' l'ora delle cassandre. Da destra a sinistra. Basta aprire un giornale e subito ci si riempie gli occhi delle visioni funeste delle Cassandre varie che le introducono soprattutto con un"si poteva"..."si doveva"..."si sarebbe dovuto"..."nessuno sa che succederà"..."il pericolo è"...."non si capisce perché"...
L'ottimismo evidentemente non fa parte dei geni di questo paese. In Italia si preferisce sempre il negativismo all'ottimismo. Il piangersi addosso al cercare soluzioni.
E' chiaro che ogni azione comporta effetti secondari. Ogni azione produce risultati inattesi. Solo i buddisti potevano suddividere azioni buone che portano effetti buoni e azioni cattive che portano effetti cattivi. Ma il mondo vero, quello delle relazioni e degli interessi economici, è complesso e perciò la verità è relativa ed ogni azione relativizza la verità in virtù degli interessi.
E' altrettanto chiaro che un intervento militare comporta rischi e problemi. Ma che si doveva fare? Lasciare morire chi chiedeva libertà e giustizia per mano di chi vuole negare la libertà e la giustizia? E d'altronde si è intervenuti militarmente laddove le rivolte son state pacifiche e il popolo ha avuto ragione?
E' indubitabilmente chiaro (anche senza l'ausilio delle saccenti Cassandre l'avremmo capito da soli!) che eventuali elezioni in questi paesi rischiano di essere strumentalizzate dai teocrati integralisti, ma è altrettanto vero che al di là dei teocrati dell'integralismo c'è una spaccatura avvenuta, che ha stabilito una riduzione della teocrazia nelle coscienze ora rese più laiche dalla penetrazione del softpower (i.e. social media, cinema, musica e soprattutto bloggging) in queste coscienze. Si è operata una riduzione teocratica e su questa riduzione bisogna cercare di instaurare la dialettica con la base di queste rivolte e non con i vertici, che da sempre cercano di soffocare l'innovatività dei giovani: il popolo giovane è portatore dei semi della dialettica in virtù della loro disposizione ed accessione al Web2.0.

Basta dunque con le Cassandre. Facciamo dell' Italia un paese di democratici convinti e progressisti e non di retrograde Cassandre sofistiche abituate solo a spaccare il capello in quattro e a tenere in stallo questo paese da anni ed anni.

1 commento:

  1. A conferma della spaccatura ovvero delle molte spaccature operate dalla nuova coscienza dei popoli giovani in rivolta si legga quanto dice oggi su EL PAIS Javier Valenzuela in "Diccionario del nuevo Oriente Próximo"

    "Islamistas. Los que hacen política a partir de una lectura literal del Corán y la vida de Mahoma no tienen ahora un protagonismo específico, corren tras los movimientos populares. Los modelos islamistas de Arabia Saudí (suní) e Irán (chií) son poco atractivos para las nuevas generaciones.

    Israel. En Haaretz, Aner Shalev insta a sus compatriotas a abandonar la idea, "arrogante y egocéntrica", de que todo lo que ocurre en el mundo árabe y musulmán tiene que ver con Israel: sea a favor, sea en contra. "Un nuevo Oriente Próximo merece más que un viejo Israel", sentencia Roger Cohen en The New York Times.

    Juventud. La gran novedad en el mundo árabe en las últimas décadas ha sido la explosión demográfica. Entre la mitad y las dos terceras partes de sus poblaciones tienen menos de 30 años. Las nuevas generaciones no soportan el trato humillante que los gobernantes infligen a sus pueblos, quieren ser ciudadanos y no súbditos.

    Mirada. Las cámaras occidentales solo fotografiaban o filmaban a barbudos exaltados y mujeres tapadas desde la coronilla a los pies. Estas semanas muchos se han sorprendido al ver cuánto se asemejan los jóvenes árabes a los europeos y americanos. Llevan vaqueros, tienen móviles y portátiles, usan las redes sociales de Internet y sueñan con la libertad."

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