lunedì 21 maggio 2012

L'essenziale è invisibile agli occhi








Se questo è mio padre non voglio essere vecchio. Se questa è mia madre non voglio essere vecchio.
Is God dead? Ha titolato Time.
Certo è assente.
Vedere la carne disfarsi così è segno della sua assenza. Assenza totale o totale indifferenza verso di noi.

Le bombe hanno ripreso ad esplodere in questo paese. Il terrorismo è come Dio: si era assentato. Ma il terrorismo è ritornato però. Dio no. Dio permane lontano e indifferente da questo paese. Da molti paesi di questo mondo.

E’ un altro compleanno. Un altro 20 maggio che arriva della mia misera esistenza. E fra poche ore se ne andrà come la vita dei miei genitori, che precederanno la mia dipartita se tutto sarà come natura stabilisce.
Li guardo. Se ne stanno a tavola davanti a me e mangiano muti. Anche mangiare gli è diventato una fatica, un peso che si aggiunge ad altri pesi.
E non posso fare nulla per fermare i giorni. Li posso solo osservare che passano, posso solo soffrire e subire. Nient’altro mi concede l’indifferenza del Dio assente. Posso solo sperare che l’imprevisto mi venga a salvare prima che la morte mi annienti .

Le bombe a Brindisi hanno ucciso una ragazzina di sedici anni. Melissa. Un bel sorriso. Gioia di vivere e tanti ormoni dentro di lei che la facevano sognare e sperare in quei futuri immaginati e sperati che solo un essere ingenuo è degno di sognare.
Ma forse è meglio morire così. Amati anche nella morte come si è stati amati nell’ardore della vita dagli amici che darebbero il cuore e la vita per te perché la vita ancora non li ha segnati. L’ingenuità ha un effetto protettivo dai mali del mondo.
Meglio morire così che spengersi poco a poco in una vecchiaia ignominiosa

Beppe Grillo dal suo sito oggi dice che c’è un complotto. Che non può essere una coincidenza perché ha smesso di credere alle coincidenze dal giorno che ha visto Andreotti in tv.

-          …da tempo ci si aspettava una bomba come questa, era nell’aria elettrica come prima di un temporale – ha concluso
-           
I miei genitori ascoltano e non dicono più. Mia madre tace. Guarda la tv con un volume allucinante. E’ quasi sorda e vede quasi nulla.  Siede e dorme tutto il tempo sotto il rombo di una tv onnipresente.
Mio padre fa la spesa, cucina e lava i piatti, pulisce la casa e legge il giornale tutti i giorni. Il giornale che io compro con la scusa che mi devo tenere informato sui fatti della politica, ma che in realtà compro per lui perché non si stacchi definitivamente dal mondo.
Hanno la loro pensione e per ora, nonostante l’IMU e il governo Monti, un governo di sanguisughe e vampiri, riescono ad arrivare in fondo al mese senza troppe difficoltà.
Avrò io la pensione?
La mia migliore pensione sarà una pallottola sparata dritta a una tempia. Non vedo via d’uscita.
Cerco un senso nelle cose. Un senso che non c’è.
Il mondo sembra accompagnare questo assurdità di vita. Dopo la bomba di Brindisi stanotte c’è stato anche un terremoto con epicentro in Emilia Romagna.
La mia camera stanotte vacillava e l’armadio stava quasi per cader giù. Mentre tutto tremava non sapevo che fare e così sono andato in bagno a fare la pipì. La lampada oscillava che pareva un pendolo. Io la guardavo e non provavo nulla e stavo seduto sul water.
La porta di camera dei miei genitori era aperta e dormivano beati.
Nemmeno il terremoto li riguarda ormai.

Ho incontrato Anna questo pomeriggio per prendere un caffè insieme. Siamo finiti in una delle poche pasticcerie aperte la domenica pomeriggio, squallida come la mia vita.
Le ho detto che voglio spararmi non appena che ne trovo il coraggio.

-          Non ne vale la pena – mi ha detto – non è la soluzione. Devi vivere la vita fino in fondo
-          Come posso se non trovo più un motivo per farlo?
-          Non lo so. Lo devi trovare

Vorrebbe che le scrivessi un libro. Il libro della sua vita

-          Ma hai fatto una vita normale. Non è molto interessante
-          Ma come normale? Con tutti i patimenti che ho avuto…
-          D’accordo ma non hai certo fatto l’agente segreto o il killer…insomma non mi pare una storia molto vendibile
-          Ma tu porteresti alla gente la storia di una persona normale che ha sempre creduto nell’ottimismo della vita. Dovrebbe essere una storia di ottimismo
-          Questo è già interessante…anche se le tragedie fanno vendere di più…comunque quando inizio a scrivere un libro parto da un’idea che man mano mi porta ad indagare la realtà. Scrivere diventa un approfondimento di un’intuizione iniziale. Io ho sempre odiato la politica e non ho mai provato interesse per l’economia. Il libro che sto scrivendo ora mi ha costretto a entrare in questi ingranaggi…non saprei che idea legare alla tua storia…non ho niente che mi stimoli a scriverla

Poi ho cambiato discorso e le ho detto che anche se vivo solo non sento la mancanza di una donna vicino a me. Che mi manca il sesso, quello sì (quando ho detto “mi manca il sesso” i suoi occhi si sono infiammati da dentro un’ombra scura).

La sera mi son messo a guardare il nulla. E mi ha parlato. Non ho ben capito che mi ha detto. Se avessi capito non sarebbe stato il Nulla a parlarmi.
Eppure il Nulla ha la sua lingua. Devi solo imparare a parlare quella lingua per capirla.
Mi ha parlato (ma l’ho capito il giorno dopo, dopo una lunga riflessione) di incorporei. Mi ha detto che per esserci un corpo dev’esserci un incorporeo. Alla base della vita ci sono gli incorporei che non sono sottoposti alla disgregazione della materia.
Non mi vedo come incorporeo. Eppure se il Nulla ti parla non può mentirti altrimenti perché avrebbe dovuto parlarti?
Sarà che non vedo il senso della vita perché non percepisco l’incorporeo che ne sta alla base?
Poi il Nulla ha cambiato discorso e ha cominciato a parlare di Aldo Moro. Mi ha detto che la sua morte fu assurda come tutti gli omicidi dagli anni Sessanta in poi.
Che senso hanno avuto?
Il senso dell’Odio, mi ha risposto il Nulla. L’ Odio è la condizione dell’uomo avrebbe detto Sartre.
Il Nulla conosce anche Sartre?
Mi ha citato questa frase:

Per condizione essi [i pensatori] intendono
Con maggiore o minore chiarezza
L’insieme dei limiti a priori
Che delineano la situazione fondamentale
Dell’Uomo nell’universo

Era Sartre quello?
Il Nulla ha taciuto risentito e non mi ha più parlato.

Son dovuto ritornare alla mia situazione al mio insieme di limiti a priori che delineano la mia situazione fondamentale nell’Universo.

Sarà incorporeo l’apriori?

Con quell’interrogativo mi sono addormentato.

Un giorno avevo sperato che dall’alto dei cieli venuti da un altro mondo esseri di un altro pianeta venissero a rischiarare questi limiti.

Ma ora non ci spero più e mi addormento. E forse sarà per sempre.

mercoledì 16 maggio 2012

Antonio Skármeta "Los días del arcoíris" (Planeta, 2011)






El libro está escrito en una atmósfera que ya no estamos acostumbrados a respirar en Europa y Antonio Skármeta conduce al lector a una Santiago fría y no democrática, donde una lluvia helada y constante imbuye los huesos de los ciudadanos con la opresión política de Pinochet.
Los personajes son gente humilde y casi básica. Viven como comen y respiran: comen italiano, quieren a Italia ( una esperanza para muchos de ellos) y respiran una vida gris: la única vida que el dictador Pinochet concede y que es la única posible para cada uno de ellos.
A pesar de esta atmósfera suburbana ysubhumana el libro va en una continua búsqueda de color para intuir la esencia de la vida, que la democracia podría representar y que sin embargo probablemente nunca representará porque la democracia es en realidad solamente un ajuste (compromiso) entre el pasado y el presente, entre lobbies y ciudadanos y a raíz de eso la libertad y la felicidad nunca serán inherentes a la misma naturaleza de la democracia.