giovedì 16 dicembre 2010

Immortality is linked to the Good and mortality to Evil

Entweder Schwein oder Mensch

Entweder überleben um jeden Preis

Oder Kampf bis zum Tod

Entweder Problem oder Lösung

Dazwischen gibt es nichts

(Gudrun Ensslin)



La cosa bella di essere uno scrittore è che puoi scrivere senza dover dimostrare, come invece fa lo studioso. Lo scrittore scrive sotto l’impulso dell’ istinto e dell’intuizione elaborando le sue idee secondo una forma scritta o la struttura di una storia. Ciò non significa però che la profondità dell’intuire di uno scrittore sia minore di quella di uno studioso o di uno scienziato.

Quando ci si pone una domanda sul Male, sul perché esista il Male, ci sono molti modi per rispondervi.

Io credo innanzitutto che il Male sia una Forza, che è la Forza stessa di questo Mondo. La forza che anima e manda avanti questo Mondo. Solo imbrigliando e controllando il Male si ottiene il Bene.

Il Male si manifesta in molti modi. Una volta avevo immaginato che il Male potesse prorompere in questo mondo con un rutto (Bulullu). Nel rutto il fetore degli intestini si apriva la porta verso questo mondo e dilagava. Un’altra volta avevo pensato che il Male attendesse paziente l’indebolirsi della integrità di un campione di ciclismo per distruggergli la vita ed il mito che si era creato con le sue imprese (Pantani, la distruzione di un mito), per non conoscere più ostacoli (la positività del mito: i miti educano al Bene) e spandersi in questo Mondo.

Un’altra volta ho immaginato che il Regno delle Ombre si fosse fatto strada in questo Mondo (Albert Richter, un’aquila fra le svastiche).

Possono – mi chiedevo in quel libro - le ombre condizionare lo Spirito di un popolo fino alla tragedia?

Sì, lo poterono, allungandosi attraverso la mente di ariosofi, esoteristi e maghi fino a incunearsi nello spirito dell’ideologia nazista modellandola secondo i loro principi. E si ebbe la Shoah.

E gli anni Sessanta e Settanta? Quale fu la forza che percorse il mondo e lo spinse alla violenza, all’odio?

Da Malcolm X negli Stati Uniti, alla Armata Rossa Unita (Rengo Sekigun) in Giappone, alle Brigate Rosse in Italia, Action Directe in Francia, alla RAF in Germania?

Il Comunismo, che sostenne, foraggiò e aiutò molti di questi movimenti attraverso la mostruosa macchina della STASI. Senza il Comunismo forse il Sessantotto nemmeno sarebbe iniziato.

E oggi il terrorismo islamico da che è mosso? Dall’antimperialismo e dall’antisionismo.

Ecco, queste sono alcune delle figure che pongono in actu quella Forza a cui mi riferivo in inizio di pagina. Una forza incontrollabile che Schopenhauer chiamò Wille (ma non per questo dobbiamo necessariamente identificarla con il Wille schopenhaueriano). Una Forza che il Cristianesimo ha chiamato il Male. Una Forza che esiste e pertiene a questo mondo e finisce sempre per scatenarsi laddove la Forza trova il modo di dilagare ed irrompere, travolgendo l’opera di contenimento della Volontà di Bene destinata sempre a soccombere per poi rinascere e ricominciare la sua opera senza fine.

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