Boris - Il Film REGIA: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo
ATTORI: Luca Amorosino, Valerio Aprea, Ninni Bruschetta, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Carolina Crescentini, Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggeri, Alberto Di Stasio, Roberta Fiorentini, Caterina Guzzanti, Francesco Pannofino, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi, Karin Proia, Massimiliano Bruno, Claudio Gioé
GENERE: Commedia
DURATA:108min
René è un regista televisivo che ha fatto tanta merda e finalmente vuole fare Cinema. Ma il Cinema, ovvero il produttore Lopez, gli impone una scena al rallentatore del giovane Papa Ratzinger in un campo fiorito in piena estate. Quella scena è troppo per chi, come lui, ha ambizioni d’Arte e non sa, o non vuole sapere, che nel cinema d’Arte c’è ben poco. Anzi l’Arte nuoce al cinema, perché l’Arte non si vende. L’Arte rende negativi e tristi. Il cinema da cassetta (il cinepanettone) invece rende positivi e felici. Essere stupido fa bene alla vita ed al portafoglio. Così René rifiuta di girare la scena. Manda a quel paese il produttore Lopez e finisce a fare una vita da povero in canna (da artista) fuori dal mondo e lontano dal cinema e dalla TV.
Finisce a vedere uno di quei tanti film cinepanettoni dove si è volgari, si scoreggia, si ammicca sessualmente ma si ride.
E’ il punto più basso della sua vita.
Un giorno però Sergio, uno della vecchia produzione, gli propone di fare un film sul bestseller italiano “La casta” di cui ha i diritti, che però gli scadono fra due mesi. Allora Renè inizia una corsa contro il tempo per cercare lo sceneggiatore.
Incontra sceneggiatori a catena, uno più pazzo dell’altro. E fra un incontro e l’altro incontra anche la mamma per farsi dare cento euro. Finalmente sceglie quelli di “Sceneggiatura Democratica” dei godoni che hanno rinserrato in un bugigattolo degli schiavetti a scrivere notte e giorno per loro.
E’ l’occasione d’oro per René. Finalmente può fare Cinema vero. Il cinema impegnato. Può finalmente fare Arte!
Licenzia tutta la vecchia troupe per prenderne una nuova con una nuova produzione (e per poco non viene menato dai vecchi compàri e collaboratori).
Non sarà forse un film da cassetta ma sicuramente è un bel modo nuovo di fare cinema seppur sempre con lo stilema (stilemi) televisivo. E’ un film dove c’è brio, comicità, e ha lo spessore giusto per rendere meno irritante il trionfo della stupidità che ormai è parte integrante della nostra vita quotidiana e da cui non si può sfuggire, ma che in fondo non è nemmeno un fatto poi così negativo.
“Boris” è in certo senso la resa del cinema d’impegno davanti al cinepanettone, con la consapevolezza che in fondo se sei cosciente di quello che fai non è poi così male farlo.
Non so perché ma lo stile del film mi ricorda le canzoni di Ivan Graziani, che erano intelligenti ma cantate con una voce stridula e un po’ cretina. Eppure oggi, ad ascoltarle, quelle canzoni son più belle di allora. E chissà, forse fra venti anni anche il cinepanettone non sarà poi male come abbiamo pensato oggi. Diverrà un cult, come i film di Totò o quelli di Banfi? Chi può dirlo…
Ottimo Francesco Pannofino.
Mi sbilancio: tre stelle e mezzo.
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