sabato 19 febbraio 2011

Enough Machismo Italian Style (Commento)







Enough Machismo Italian Style (Commento)












( Foto via croccworld.dailypatrizia.com)



Prima di tutto vorrei asserire che Berlusconi ha ormai fatto il suo tempo (perché non l’ha saputo usare in modo adeguato) e quindi deve andarsene. Non ha capito, in tutti questi anni, che non può fare l’uomo da bar ma deve fare il Primo Ministro. E se non l’ha capito ora difficilmente potrà capirlo in futuro. D’altronde anche sua figlia Barbara l’ha criticato per l’ incapacità di comportarsi come il suo ruolo richiederebbe. A questo punto non gli rimane che scegliere un adeguato successore e ritirarsi, perché tutti ormai siamo stanchi di vedere le pagine riempite di scandali sessuali, di D’Addario, Ruby e roba simile… Certamente non credo che tutti gli scandali che gli vengono attribuiti siano veri ma è altrettanto difficile non credere che qualcosa di vero non ci sia.




Condivido però l’opinione di Berlusconi che abbiamo una magistratura ormai sempre più pervasiva (oltre il ruolo che le competerebbe) e purtroppo anche spendacciona dei soldi che noi paghiamo in tasse (esagerate).







Ma leggendo l’articolo di Chiara Ruffa e Rossa Raffaelli, balza di nuovo agli occhi la retorica tipica di una sinistra incapace di produrre alcunché che non sia il Berlusconismo, perché il Berlusconismo l’ha prodotto la sinistra e non Berlusconi ipse.




Il parlare sempre a nome degli altri non genera che vuote opinioni specialmente nell’era dell’ HOMO DIGITALIS la cui caratteristica è proprio nell’aver accesso ad ogni media per poter parlare in prima persona.




Perché poi non dovrebbero esserci donne che vogliono fare le casalinghe invece che essere professioniste, le autrici dell’articolo me lo dovrebbero spiegare? Essere casalinga non ha pari dignità all’esser professionista?




Come mi dovrebbero spiegare perché non lasciano parlare le varie Ruby delle loro scelte di vita invece di parlare loro in nome delle Ruby?




Mi sorprende d’altronde che le autrici si scandalizzino per il modo in cui gli uomini guardano le donne senza però dirci nulla del modo in cui le donne guardano gli uomini che, nella realtà, in poco differisce. Non è retorica anche questa? Il voler ad ogni modo positivizzare il feminino a discapito del mascolino quando invece hanno pari statuto…




Perché invece non riconducono la situazione attuale ad un’imporsi (mainstream, cioè globale) di una visione pornografica dell’esistenza a scapito di una erotica? (l’erotismo come fatto di riduzione dell’eros all’ Io privato – la pornografia come estensione dell’eros privato a livello pubblico).




La caduta delle ideologie ha certamente portato alla dilatazione di una forza (eros) nella vita vissuta ed esperita realmente in sé, nella carne, nella, pelle, nelle strade, nelle lotte di piazza, o virtualmente nei social media, sotto forma pubblicità (del privato) che chiede rispetto e dignità in tutte le forme che si manifesta. Per cui una velina o una escort ha lo stesso diritto al rispetto di un manifestante arabo che lotta contro il regime che lo opprime.




Ma ancora la “sinistra” è incapace di cogliere questa trasformazione e rimane (noblesse oblige?) avvolta nell’ adombramento ideologico della realtà che produce solo retorica, e vuota soprattutto.




E’ una forma di neoplatonismo che continua a guardare la realtà osservando le ombre dalla caverna quando invece potrebbe guardare direttamente in faccia quella realtà che preferisce vedere solo adombrata.










1 commento:

  1. tutti ormai siamo stanchi di vedere le pagine riempite di scandali sessuali, di D’Addario, Ruby e roba simile…

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