giovedì 25 luglio 2013

"STRONZA" (Romanzo a puntate) - Terza parte


Fuga in avanti

Mi chiedevo spesso che forma avesse la disperazione.
Kierkegaard la definiva “malattia mortale” e diceva che l’uomo si dispera perché vuole liberarsi da se stesso, perché non sopporta più di essere se stesso.
“Quell’io che egli disperatamente vuol disperatamente essere è l’io che egli non è (perché vuol essere l’io che uno veramente è); cioè egli vuole staccare il suo io dalla potenza che l’ha posto”

In quel periodo il tormento del mio essere, era una ragazza dai capelli rossi. Veniva dall’ Irlanda e aveva ventidue anni. Mi tormentava l’idea di una fuga in avanti con lei.
Sembrava gradire la mia compagnia.
Era già laureata in psicologia.
Io avevo una teoria su quelli che studiano psicologia: chi studia psicologia è perché ha bisogno di uno psicologo.
Quando gliela spiegai lei sorrise come se assentisse.
Mi incoraggiò quel sorriso.
Ma a parte quel modo di introdursi e captare il suo interesse speravo davvero nelle parole di Paul

-          Vedi…tu ancora sei un uomo piacente. Sei alto, ancora un bel fisico…con te una ventenne potrebbe venirci

Una mattina finalmente incontrai la ragazza irlandese dai capelli rossi: bevemmo un caffè e passeggiammo un po’ per il centro di Firenze. Le proposi di andare con me a Livorno il sabato seguente.

-          If I have anything planned why not?

Se allora avessi avuto un po’ meno di depressione e un po’ più di amor proprio avrei dovuto ignorarla. Ma non fu così naturalmente.
Già sapevo che le avrei inviato quasi certamente un messaggio via Facebook, come le avevo promesso per farle sapere a che ora aveva il treno ma già sapevo che quel treno delle 9.28 per Livorno per lei sarebbe stato troppo presto e per me troppo tardi.
Nel frattempo continuavo a spiare la sua bacheca su Facebook. Un suo post rinverdì per un po’ la mia speranza.

I like the way in Italy u can sit alone and enjoying the view without being bothered (apart from beggars) or judged J…or maybe they are just not used to red heads lol!

A quelle parole immaginai che si sentisse brutta e che avesse bisogno di qualcuno che la consolasse.
Mi sentivo patetico ma continuavo a sperare.
Ero in un’aporia: che lei venisse mi disturbava perché sentivo che mi avrebbe limitato nella mia libertà e tuttavia che lei rifiutasse aumentava la speranza che venisse. Se fosse venuta sarebbe stata una conferma che il mio fascino ancora perdurava.
Quel fascino che da giovane mi aveva accompagnato e raramente era stato rifiutato.
Come diceva Abelardo nelle sue epistole ad Eloisa, narrando della sua sfrontata sicumera formae gratia praeminebam ut quamcumque nostro dignarer amore  nullam verer repulsam “in virtu’ della mia bellezza qualunque donna avessi degnato del mio amore non avrei dovuto temere un rifiuto”
Essere stati belli da giovani è una dannazione per la vecchiaia.
Le inviai il messaggio che non avrei voluto inviare e che invece finii per inviarle.


La sua risposta fu quella che mi attendevo. Una fitta al petto, in un momento in cui tutto sembrava andarmi storto

Hi there…I have been invited by my friends to go out this evening and do something tomorrow, so I doubt I will be able to make the trip.
Bu I hope you have good time though. Thanks for the offer  would have liked to, but it doesn’t fit in.
Thanks for everything.
See you soon.
Take care.

La ragazza irlandese dai capelli rossi fu l’unica persona con cui parlai in quella settimana.
Matilde era sparita. Anche lei mi aveva lasciato solo. Era andata da un suo amico a Venezia.
Le mie figlie anche erano sparite. Partite per le vacanze.
Ero solo, solo come un cane su quella terra.

L’idea di uccidermi divenne sempre più forte

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