domenica 28 luglio 2013

(Racconto): Palloncini Rossi


-         Che sete che ha!
-         Eh sì gli ho fatto portare subito l’acqua
-         Lo vedo aveva una sete incredibile. Quanti anni ha?
-         Sei. E’ a metà strada
-         Maschio o femmina?
-         Maschio. Si chiama “Renzo”
-         Ah come il sindaco di Firenze. Renzi…insomma…(battuta infelice)

A quel punto il cane, un maremmano nero, si è alzato e si è avvicinato a me. Ha messo la testa sulla mia coscia aspettando le carezze.

-         In verità i cani io non li amo – ho detto – strano che lui mi abbia cercato

Ho cominciato, sorprendendomi, ad accarezzarlo. Lui, Renzo, pareva averci gusto.

-         E’ intelligente – ha commentato la lady bionda, sui quarant’anni. Vestita di nero. Piccolina, con un bel sorriso. Occhi invisibili protetti da occhialoni neri.

Poi si è alzata e ha ripreso la ciotola che la cameriera aveva portato al cane. Probabilmente si è recata in bagno per prendere dell’altra acqua per Renzo, che è rimasto buono con il muso allungato sul pavimento.
Io ho potuto osservarla mentre mi passava innanzi.
Non so perché ma tutte le volte che guardo una donna mi domando sempre come sarà a letto. Non sempre. Ma spesso.
Qualche volta ci sono donne che mi prendono per la loro gioia di vivere e allora dimentico la solita domanda. Ma con la bionda lady sconosciuta non avevo avuto modo di poterci parlare a lungo per farmi un’idea del suo carattere.
Pareva gioviale. Rideva. Aveva un bel sorriso. Però quando mi è passata davanti non ho potuto fare a meno di pormi quella domanda.
E’ ritornata dal bagno e si è chinata per mettere la ciotola davanti al muso di Renzo che non pareva più aver sete.
Ho avuto modo di osservarne i fianchi stretti. Poi alzandosi si è voltata verso di me con un sorriso. Nel voltarsi si è spostata la camicetta che aveva un ampio decolté.
Le sue tette erano piccole.
Il che me l’ha resa ancora più interessante.
A me piacciono le donne con tette piccole. Direi piallate. Le trovo eccitanti.
Non provo grande attrazione per le donne con grandi seni. Non dico che non mi piacciano ma una donna bionda, magra, esile con tette piccole è il mio ideale.

Si è seduta. Ha preso il telefono e ha parlato con qualcuno.

-         E’ un posto bellissimo. Il ristorante è incantevole. Siamo su una terrazza in mezzo ad una pineta
-         Le piace qui? – Le ho chiesto quando ha finito di parlare
-        
-         Ci viene spesso
-         No, è la prima volta
-         Vacanza?
-         Sì, per una settimana
-         Lei non è Toscana però
-         No, sono di Ferrara
-         Che bella città!
-         Le piace? La conosce?
-         Sì, ci sono stato un paio di volte. Ma è una città che amo. Amo le piccole città, come Ferrara Mantova, Modena, Treviso, Merano…appena posso vado alla scoperta di queste piccole città
-         Si sente così tanto il mio accento?
-         Beh un po’. Non avrei saputo indovinare di che città fosse ma sicuramente che non era toscana…questo era chiaro…

Ha sorriso. Poi la cameriera è arrivata con un grosso piatto di frittura di mare e uno di verdure per contorno

-         Buon appetito – le ho augurato
-         Grazie

Non ho insistito. L’educazione mi insegna che non si devono disturbare le persone mentre mangiano. Soprattutto persone che non si conoscono.
In quel mentre è entrato un gruppo di giovani festanti che si è diretto ad un tavolo a cui erano stati legati tanti palloncini rossi e gialli. La caposala aveva detto che festeggiavano un compleanno.
Entrando hanno portato confusione. Hanno distratto Renzo che è scattato in piedi per vedere che succedeva, hanno fatto voltare la bionda lady verso il loro tavolo ed hanno catturato pure la mia attenzione.
Cos’altro avrei potuto fare?
Ho seguito il flusso. Continuare la conversazione in quel nuovo movimento imposto dalla situazione avrebbe saputo di appiccicoso come il sudore che mi scivola per la schiena fino ad infilarsi fra le mutande e scendere giù giù fra le natiche.

Ho sollevato il bicchiere ho bevuto un sorso del vino rimasto e ho fissato i palloncini rossi che si muovevano controluce appena mossi da una brezza quasi inesistente che forse veniva dal mare piatto. In lontananza.

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