Data l'evoluzione aggressiva dei mercati, gli Stati si trovano sempre più costretti a pensare in termini imprenditoriali: Stati imprenditori. Questa recente evoluzione ha manifestato un lato inatteso, e come sempre in tempi molto rapidi: l'inutilità di una classe politica (la casta) generalista e soprattutto tecnicamente incompetente a fronte di una sempre più necessaria competenza tecnica di settore. Ecco che l'avvento improvviso ed innovativo di un Monti o di un Papademos mette a nudo l'inutilità della casta, fondata non sui meriti ma sui favori, non sui Cv ma sulle segreterie di partito.
I governi italiano e greco sono innovativi nel senso che sono i primi ad evidenziare una tecnocrazia già evidente nella struttura dell'Unione Europea, dove la cosiddetta "troika" (Commissione, Bce, FMI) ha già avviato il modello.
Dunque assisteremo sempre meno a governi nazionali guidati da politici incompetenti di professione e sempre più a governance di tecnocrati competenti di professione?
Per il momento e per quello che riguarda l'Italia possiamo solo dire che la crisi potrebbe essere una grande fonte di innovamento nel settore politico e contribuire a svecchiare e soprattutto ad innovare
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