Se questo è mio padre non
voglio essere vecchio. Se questa è mia madre non voglio essere vecchio.
Is God dead? Ha titolato Time.
Certo è assente.
Vedere la carne disfarsi così
è segno della sua assenza. Assenza totale o totale indifferenza verso di noi.
Le bombe hanno ripreso ad
esplodere in questo paese. Il terrorismo è come Dio: si era assentato. Ma il
terrorismo è ritornato però. Dio no. Dio permane lontano e indifferente da
questo paese. Da molti paesi di questo mondo.
E’ un altro compleanno. Un
altro 20 maggio che arriva della mia misera esistenza. E fra poche ore se ne
andrà come la vita dei miei genitori, che precederanno la mia dipartita se tutto
sarà come natura stabilisce.
Li guardo. Se ne stanno a
tavola davanti a me e mangiano muti. Anche mangiare gli è diventato una fatica,
un peso che si aggiunge ad altri pesi.
E non posso fare nulla per
fermare i giorni. Li posso solo osservare che passano, posso solo soffrire e
subire. Nient’altro mi concede l’indifferenza del Dio assente. Posso solo
sperare che l’imprevisto mi venga a salvare prima che la morte mi annienti .
Le bombe a Brindisi hanno
ucciso una ragazzina di sedici anni. Melissa. Un bel sorriso. Gioia di vivere e
tanti ormoni dentro di lei che la facevano sognare e sperare in quei futuri
immaginati e sperati che solo un essere ingenuo è degno di sognare.
Ma forse è meglio morire
così. Amati anche nella morte come si è stati amati nell’ardore della vita
dagli amici che darebbero il cuore e la vita per te perché la vita ancora non
li ha segnati. L’ingenuità ha un effetto protettivo dai mali del mondo.
Meglio morire così che
spengersi poco a poco in una vecchiaia ignominiosa
Beppe Grillo dal suo sito
oggi dice che c’è un complotto. Che non può essere una coincidenza perché ha
smesso di credere alle coincidenze dal giorno che ha visto Andreotti in tv.
-
…da tempo ci si
aspettava una bomba come questa, era nell’aria elettrica come prima di un
temporale – ha concluso
-
I miei genitori ascoltano e
non dicono più. Mia madre tace. Guarda la tv con un volume allucinante. E’
quasi sorda e vede quasi nulla. Siede e
dorme tutto il tempo sotto il rombo di una tv onnipresente.
Mio padre fa la spesa, cucina
e lava i piatti, pulisce la casa e legge il giornale tutti i giorni. Il
giornale che io compro con la scusa che mi devo tenere informato sui fatti
della politica, ma che in realtà compro per lui perché non si stacchi
definitivamente dal mondo.
Hanno la loro pensione e per
ora, nonostante l’IMU e il governo Monti, un governo di sanguisughe e vampiri,
riescono ad arrivare in fondo al mese senza troppe difficoltà.
Avrò io la pensione?
La mia migliore pensione sarà
una pallottola sparata dritta a una tempia. Non vedo via d’uscita.
Cerco un senso nelle cose. Un
senso che non c’è.
Il mondo sembra accompagnare
questo assurdità di vita. Dopo la bomba di Brindisi stanotte c’è stato anche un
terremoto con epicentro in Emilia Romagna.
La mia camera stanotte
vacillava e l’armadio stava quasi per cader giù. Mentre tutto tremava non
sapevo che fare e così sono andato in bagno a fare la pipì. La lampada
oscillava che pareva un pendolo. Io la guardavo e non provavo nulla e stavo
seduto sul water.
La porta di camera dei miei
genitori era aperta e dormivano beati.
Nemmeno il terremoto li
riguarda ormai.
Ho incontrato Anna questo
pomeriggio per prendere un caffè insieme. Siamo finiti in una delle poche
pasticcerie aperte la domenica pomeriggio, squallida come la mia vita.
Le ho detto che voglio
spararmi non appena che ne trovo il coraggio.
-
Non ne vale la
pena – mi ha detto – non è la soluzione. Devi vivere la vita fino in fondo
-
Come posso se non
trovo più un motivo per farlo?
-
Non lo so. Lo
devi trovare
Vorrebbe che le scrivessi un
libro. Il libro della sua vita
-
Ma hai fatto una
vita normale. Non è molto interessante
-
Ma come normale?
Con tutti i patimenti che ho avuto…
-
D’accordo ma non
hai certo fatto l’agente segreto o il killer…insomma non mi pare una storia
molto vendibile
-
Ma tu porteresti
alla gente la storia di una persona normale che ha sempre creduto
nell’ottimismo della vita. Dovrebbe essere una storia di ottimismo
-
Questo è già
interessante…anche se le tragedie fanno vendere di più…comunque quando inizio a
scrivere un libro parto da un’idea che man mano mi porta ad indagare la realtà.
Scrivere diventa un approfondimento di un’intuizione iniziale. Io ho sempre
odiato la politica e non ho mai provato interesse per l’economia. Il libro che
sto scrivendo ora mi ha costretto a entrare in questi ingranaggi…non saprei che
idea legare alla tua storia…non ho niente che mi stimoli a scriverla
Poi ho cambiato discorso e le
ho detto che anche se vivo solo non sento la mancanza di una donna vicino a me.
Che mi manca il sesso, quello sì (quando ho detto “mi manca il sesso” i suoi
occhi si sono infiammati da dentro un’ombra scura).
La sera mi son messo a
guardare il nulla. E mi ha parlato. Non ho ben capito che mi ha detto. Se avessi
capito non sarebbe stato il Nulla a parlarmi.
Eppure il Nulla ha la sua
lingua. Devi solo imparare a parlare quella lingua per capirla.
Mi ha parlato (ma l’ho capito
il giorno dopo, dopo una lunga riflessione) di incorporei. Mi ha detto che per
esserci un corpo dev’esserci un incorporeo. Alla base della vita ci sono gli
incorporei che non sono sottoposti alla disgregazione della materia.
Non mi vedo come incorporeo.
Eppure se il Nulla ti parla non può mentirti altrimenti perché avrebbe dovuto
parlarti?
Sarà che non vedo il senso
della vita perché non percepisco l’incorporeo che ne sta alla base?
Poi il Nulla ha cambiato
discorso e ha cominciato a parlare di Aldo Moro. Mi ha detto che la sua morte
fu assurda come tutti gli omicidi dagli anni Sessanta in poi.
Che senso hanno avuto?
Il senso dell’Odio, mi ha
risposto il Nulla. L’ Odio è la condizione dell’uomo avrebbe detto Sartre.
Il Nulla conosce anche
Sartre?
Mi ha citato questa frase:
Per condizione essi [i pensatori]
intendono
Con maggiore o minore chiarezza
L’insieme dei limiti a priori
Che delineano la situazione fondamentale
Dell’Uomo nell’universo
Era Sartre quello?
Il Nulla ha taciuto risentito
e non mi ha più parlato.
Son dovuto ritornare alla mia
situazione al mio insieme di limiti a priori che delineano la mia situazione
fondamentale nell’Universo.
Sarà incorporeo l’apriori?
Con quell’interrogativo mi sono
addormentato.
Un giorno avevo sperato che
dall’alto dei cieli venuti da un altro mondo esseri di un altro pianeta
venissero a rischiarare questi limiti.
Ma ora non ci spero più e mi addormento. E forse sarà per sempre.
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