sabato 11 febbraio 2012

La visione (pur sempre) nazista della politica economica della Germania


Heidegger diceva che l’ontico trova fondamento nell’ontologico. L’individuo in ultima analisi trova la ragione del suo esser-ci nello Stato. Una visione nazista (perché Heidegger checché se ne voglia dire era nazista) che a livello di struttura permane nella visione economica del rigore innanzitutto e soprattutto della Germania della cancelliera Merkel (e nel Geist des DeutschenVolkes). Prima che il popolo viene lo Stato: prima di tutto si salva il debito pubblico sacrificando il popolo (il popolo è un esserci nello Stato, un gettato lì puro e semplice). Lo Stato perciò ha il diritto di sacrificare gli individui per salvare se stesso.

Non è questa la politica del rigore assoluto proposta (imposta) all’Europa dalla Merkel? Non è questo, mutatis mutandis, l’ideale che fu alla base della letteratura nazista e prenazista?

Non è questo quello che si vorrebbe imporre anche alla Grecia?

Thomas Friedman sul New York Times si chiedeva “Possono i greci convertirsi in germanici?”

Non era questa la spinta guerriera del nazismo che lo portò ad invadere militarmente gli altri paesi? La volontà di potenza camuffata da Lebensraum a sottomettere le culture degli altri paesi alla propria?

La struttura si ripete. La storia è ciclica. Ma lo spirito (Hegel docet) è sempre quello.

Nessun commento:

Posta un commento