Perché spesso i nostri politici appaiono così cotti (il potere logora)?
(Spazio, finalmente, ad una classe politica creativa)
La risposta più immediata è per mancanza di idee. Per il vivere immersi in un teatro che non è quello reale della vera rappresentanza. Solo i movimenti (cluster**) che vengono dal basso (primavera araba, M15 in Spagna, rivolte studentesche in Cile, in Siria….) hanno freschezza di idee. Questi movimenti portano idee dal basso verso l’alto. Il politico professionista invece sta nell’alto con la paura del basso. Si stacca di ogni realtà vera e da ogni vera rappresentanza, si chiude nei circoli dei partiti che ormai non rappresentano che interessi particolari di lobbies, ordini e caste varie. Mancano di quella freschezza di idee che i movimenti (cluster) che provengono dal basso hanno, perché rappresentano le vere esigenze di chi vive la vera vita: e questi in maggioranza sono i giovani. Ha dunque ragione chi dice che dopo un numero di anni un politico deve lasciare il posto per deprofessionalizzare ( e decuocere!) la politica (Renzi) e far sì che chi viene dopo trovi spazio e possa contribuire con l’entusiasmo e la novità.
Il politico cotto è il male della democrazia che si ammala della stessa malattia che fa ammalare i politici: la sterilità creativa. Una politica creativa sarebbe la cura migliore per le democrazie. Non sono forse i creativi quelli che cambiano i destini delle aziende? Come potrebbero essere al top aziende come Google, Microsoft, Apple, Facebook se non avessero creativi al loro interno?...
Perché allora non dare spazio ad una classe politica giovane ma soprattutto creativa che forse potrebbe davvero cambiare i destini di una nazione governata da rappresentanti ormai sterili, cotti, improduttivi e affossati ?
** Si veda il mio post: La
lotta di classe sostituita dai clusters (Social Networking) - ovvero l'
inattualità del marxismo http://milanprincipe.blogspot.com/2011/08/la-lotta-di-classe-sostituita-dai.html
Nessun commento:
Posta un commento