mercoledì 10 agosto 2011

La lotta di classe sostituita dai clusters (Social Networking) - ovvero l' inattualità del marxismo

La lotta di classe sostituita dai clusters (Social Networking) - ovvero l'inattualità del marxismo

Le recenti rivolte arabe (soprattutto quelle in Siria), le recentissime a Londra e anche la strage di Utøya pongono il problema di ridefinire l’individualità secondo i termini del Social Networking (Collettività).

Qualsiasi individualità ormai non può che essere definita che nel numero di relazioni sociali (amici, secondo la piattaforma Facebook) che ha. Ridefinire l’individualità in questi termini può portare a rivedere le strutture di ogni democrazia, tirannia, teocrazia, monarchia…(il meccanismo che sembra essere sotteso è sempre quello del tagging – ogni individualità è taggata nei termini di una più vasta collettività (Social Networking).

L’individualità di uno stato come quello palestinese trova una nuova ridefinizione nella gentrificazione del problema all’interno delle stesse rivolte arabe. Nel momento che i popoli arabi liberano se stessi dalla tirannia o dalla teocrazia, il “popolo arabo” tagga in modo diverso e nuovo la lotta per uno stato palestinese libero, secondo la nuova ottica liberata dalla gentrificazione: “If you want to liberate Palestine, you need to liberate yourself”[1].

Anders Behring Breiviks ha massacrato settantasette persone per dare senso alla sua (sciagurata) azione di lupo solitario, Werwolf.

Louis James, 19 anni, che ha preso parte alle rivolte di Londra per saccheggiare un negozio ed impadronirsi di un pullover da 120 sterline si giustifica semplicemente rimandando ad uno (non subito definibile) sfondo sociale che lo avrebbe condizionato: “No one has ever given me a chance.I am just angry at how the whole system works”[2]. E Jack Finn, 16 anni, che è sceso in strada a guardare senza partecipare al saccheggio dice: “I know a bunch of people who just came down here because they saw all this happening in TV and thought they could pick up a few phones”[3]

La ridefinizione di uno stato (di una democrazia soprattutto che è più sensibile ai temi individuali) avviene nella sua capacità di rappresentare (i.e ascoltare) le istanze dei rappresentati (i.e. popolo). Come diceva Heidegger l’ontico trova fondamento nell’ontologico. Ai suoi tempi ovviamente l’ontologico era lo stato nazista, in cui il Da-sein veniva deietto più come numero che individuo; oggi invece l’ontologico viaggia attraverso le strutture del Social Networking. Il widespreading e soprattutto la velocità di esso sia nel mondo arabo, sia in Spagna (Movimiento 15 de Mayo), sia in Inghilterra, testimoniano che il Social Networking arriva a costituire un organismo quasi indipendente dai singoli elementi (individuals) che lo compongono (cluster) ed assume una sua costitutività propria.

E’ un unprecedented che può essere solo ora adeguatamente messo a punto e studiato (si veda in particolare il libro di Nicholas Christakis e James Fowler “Connected”) grazie alla possibilità di avere ora a disposizione (anche se non sempre vengono concessi per analisi scientifiche) miliardi di dati dei Social Media e compagnie telefoniche.

E’ dunque diversa la rabbia di Louis James da quella di un giovane palestinese che ha preso parte alla marcia del 15 marzo (in cui i soldati israeliani hanno ucciso quattordici palestinesi) o da quella di un giovane siriano che protesta a Damasco?

No.

Strutturalmente ogni forma di rabbia si fonda su un supporto (Social Networking) che la determina all’azione, la sostiene e la alimenta ideologicamente (e non solo ideologicamente) conferendogli forma.

La forza di determinazione della forma (i.e. il contribuito individuale al networking) è dunque nella struttura (i.e. cluster) del networking medesimo.

In questo senso Heidegger fu preveggente e fortunato nella scelta della formula.

Entrambi, dunque, individui e stati (ontico) sono sottoposti alla stessa forza di determinazione e di azione ineludibile del networking (ontologico).

I conflitti d’altronde avvengono fra opposizioni di cluster: cluster che tendono all’oppressione delle libertà individuali (capitalismo eugenetico, teocrazie, democrazie ammalate e al servizio del capitalismo eugenetico…) con un movimento dall'alto verso il basso, e cluster vengono dal basso verso l’alto (primavera araba, Movimiento M-15, rivolte di Londra…).

I conflitti non avvengono più dunque per opposizione di classi ma per opposizione di clusters.


[1] Ganal Eid, founder of the Arabic Network For Human Rights Information del Cairo (citato in International Herald Tribune del 10 agosto 2011 in “Arab Revolts, a Fresh and Optimistic Embrace of the Palestinian cause”

[2] “Disillusioned and Jobless, Rioting Youth Feel Trapped” in International Herald Tribune citato

[3] International Herald Tribune articolo citato

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