venerdì 20 aprile 2012
Pier Ferdinando Casini un trend setter geniale!
Pierfurby (Alias Pier Ferdinando Casini) è un genio del riciclo. Capisce prima degli altri (della Casta, intendo) quella che è la direzione del mondo. E' un trend setter perfetto.
Fonda l'ennesimo partito. Ha capito che la direzione attuale della politica è il tecnocraticismo, secondo la struttura imposta a Bruxelles dai gruppi di potere finanziario internazionale. E' allora fonda il suo nuovo partito. Come si chiamerà? Non importa. L'importante è che ci sia la struttura di fondo che lui ha capito essere trendy: la struttura trasversale. La struttura trasversale era quella tipica dei transcendentales della Scolastica: l'ens, l'Unum, il Bonum...per cui con il minimo dello sforzo concettuale ne ingabbiavi tutte le categorie.
E lui così ha fatto. Prende una serie di politici che vedono di buon occhio la tendenza (Fini, Rutelli, Lombardo?,...) vi aggiunge un gruppo di tecnocrati (Marcegaglia, Profumo, Bonanni, Passera...) e così acchiappa tutte le categorie con il minimo dispendio energetico e accorcia le distanze che impongono sempre un grosso dispendio di risorse.
Per uno come Casini abituato a stare dappertutto e a battere tutte le strade è un gioco da ragazzi, alla barba dei bacucchi incapaci e retrogradi che lo attorniano alla Camera.
Come dicevo qualche tempo fa "attenti alla casta" perché sta riciclandosi. Non muore mai e rinasce sempre sotto forme diverse.
Complimenti Pier Ferdinando! Sei bravo davvero.
domenica 15 aprile 2012
Attenti alla vecchia classe politica che ha scoperto il modo per riciclarsi
Questa mattina sono stato a firenze ad un convegno promosso dal giornale online "Pensare libero" (http://www.pensalibero.it/).
Buono il tirolo "Spirito libero". Uno dei tanti think tank che ormai vanno di moda. Un gruppo di socialisti e laici attempati e di lunga durata, che avendo visto le innovazioni dei social media e le istanze innovative dei giovani indignados e di Occupy Wall Street sulla scia dei movimenti delle Primavere Arabe, cercano (loro malgrado) di darsi una bella verniciata per apparire nuovi e riciclarsi.
Fin dall'inizio del convegno si lamenta l'assenza dei giovani. E si fanno tante paternali su come i giovani dovrebbero essere e di come ci si dovrebbe relazionare con i giovani.
Ma poi la maschera cade e si entra nelle solite logiche della mentalità partitica fino, da parte di un Professore, fare un elogio a Riccardo Nencini. Ora, prescindendo dalla persona Nencini, che non conosco e perciò non posso dire nulla, se questo, come diceva il Professore (di Diritto di qualcosa...) è l'unica figura valida in Toscana per un rilancio politico beh allora non meravigliamoci dell'assenza dei giovani.
E' l'ora che le persone come Nencini se ne vadano. Spariscano dalla scena politica: come altrettanto dovrebbero fare i Bersani, i Casini, i Di Pietro...
Ma ci rendiamo conto che abbiamo rischiato di avere un Amato come presidente del consiglio?
Questi politici sono i dinosauri del passato, il cotto che permane di una visione politica ottocentesca, vecchia, predona, senza idee, non innovativa, incapace di creare sviluppo perché chi sta ai vertici non ha coscienza di come si produca e si sviluppi lavoro e ricchezza e per assurdo pretende insegnare a chi effettivamente produce come si debba produrre con effetti disastrosi (Monti docet).
Basta allora con questi profili! spazio ai creativi, spazio a chi ha ormoni capaci di azionare visioni e generare visionari come Steve Jobs o innovativi come Mark Zuckerberg, Larry Paige per non parlare di Bill Gates...largo ai giovani (soprattutto giovani di mente) ai loro ormoni per far sì che questo paese diventi anche un paese per giovani e non solo di vecchi bacucchi.
mercoledì 11 aprile 2012
La cultura inconsistente della stampa tedesca
Che la cultura tedesca sia ormai da un pezzo evanescente lo sospettavano e non da poco (che poi anche la politica economica della Merkel sia inconcludente anche questo è un altro aspetto non trascurabile).
La conferma (e la delusione) è venuta dall'ultimo numero di DIE ZEIT, che era uscito con una copertina (almeno per me) allettante: YOGA MIT JESUS. meditation in der Kirche, Coaching im Kloster, Beten im Internet....
Mi compro subito il settimanale e la delusione non è poca...
Scoperta sensazionale: nell'era del Web2.0 la religione va verso il fai da te ed il sincretismo. E' che scoperta è questa? Anche il più sprovveduto lo sapeva.
Ma sono gli articoli che sono veramente privi di senso e da un giornale come DIE ZEIT non me lo sarei aspettato (anche se è il più fededegno testimone della cultura evanescente tedesca contemporanea. Da questa tendenza salvo il Sueddeutsche Zeitung che è un bel giornale anche se comunque non sfugge del tutto alla mentalità della Bequemheit tedesca, ovvero l'appiattimento anodino della notizia).
Il più interessante (si fa per dire) degli articoli è un intervista a un Universitaetprediger, Thomas Klier.
E si pensi che l'intervista inizia in questo modo: "Herr Klie, Sie sind Professor fuer Theologie. Wieso machen Sie neuerdings Yoga?" Per finire con questa domanda: "Haette Jesus Yoga gemacht?"
(Sic! doppio)
venerdì 6 aprile 2012
Perché questa non è terra per i giovani
Che ha portato in alto aziende come Microsoft, Facebook, Twitter, Apple, Google? Una cosa sola: la creativita'. E chi ha potenzialmente la creativita': i giovani. E perche' i giovani hanno creativita'? Perche' sognano. E perche' sognano? Perché sono immortali. Perché sono così pervasi da ormoni che si sentono immortali. L' immortalità non ammette incertezza, decadenza, decomposizione ma solo certezza, voglia di vivere, certezza di vivere, voglia di sogni e di futuro. Chi è vecchio non sogna più. Chi è vecchio non crea più perché non ha più sogni, non ha più ormoni che lo spingono a sognare perché il suo futuro è più breve.
Ecco perché questo Paese è in recessione. Perché è governato da vecchi. Senza creatività, senza ormoni, senza sogni, senza voglia di rischiare e mettersi in discussione.
E' un paese stagnante perché governato da esseri stagnanti che non hanno voglia di mettersi in discussione.
Da qualche parte, nei suoi libri, Milan Kundera diceva che un giovane è come una composizione musicale incompiuta e per questo è flessibile. Chi ci governa è una composizione musicale talmente piena che non ha spazi per l'autocritica. La troppa pienezza genera solo arroganza e mancanza di rispetto per l'essere umano, per la Persona, per il Cittadino che dovrebbero essere invece i valori guida di uno Stato che rispetti i suoi cittadini. E invece l'arroganza e la prevaricazione dominano (le lobbies) e la centralità del rispetto umano che è fortemente radicata nei giovani è completamente assente ai vertici del potere.
Uno degli slogan più belli degli anni Settanta (uno slogan immortale) era "La Fantasia al Potere".
Ecco che manca a tutti i governi che si succedono: la fantasia e la creatività, gli ormoni per sognare e fantasticare.
Il cittadino è solo Soggetto di tassazione e non più il Soggetto del rispetto di uno Stato democratico. E allora solo rigore e tasse e niente sviluppo e niente futuro per la Persona, il Soggetto. Soprattutto per i giovani il cui futuro è ben più lungo dei vecchi che stanno al Potere come lugubri lemuri, esangui e senza ormoni ma enfi solo di avidità.
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